Lettera ai miei vent’anni.

Written by passengerzero

29 Aprile 2019

Caro Davide,

tu non mi conosci ma io conosco te e mi sentivo di scriverti in questo giorno per porti i miei auguri di buon compleanno. Mi presento: sono te, sedici anni dopo.
Come puoi ben vedere ho già un’ottima notizia da darti: sei ancora vivo. Lo so lo so, è sorprendente! Soprattutto quando soffri di ipocondria e passi anni a ripeterti che morirai dopodomani.
Be’, è con immenso piacere che ti annuncio che avevi torto!
Non cantare vittoria, in questi anni ne passerai qualcuna… ti maltratterai e il tuo corpo ti abbandonerà. Soffrirai di cose che non ti erano mai passate per la testa e ti sentirai in un incubo dove i demoni hanno la faccia di disturbi fisici e non solo.
Imparerai il rispetto per te stesso a suon di legnate, caro mio.

Tuttavia sopravviverai e devo aggiungere che, nonostante qualche ruga e due o tre acciacchi, per molti versi non siamo mai stati così in forma come oggi. Ti stupiresti se ti dicessi che finirai a lavorare in un ambito molto sportivo dove sarà proprio il corpo il tuo miglior alleato? Eh già, proprio tu che credevi già che saresti finito dietro una scrivania…

Parlando di lavoro, credo che tu stia passando troppo tempo a chiederti quale strada seguire. Dovresti concentrarti a finire ciò che hai iniziato prima di preoccuparti di cosa verrà in seguito. Dovresti fidarti ti te stesso una buona volta e lasciarti andare sulle vie della possibilità.
D’altro canto so bene che non sentirai questo consiglio e che continuerai a dannarti cercando di provare qualunque strada, anche quelle palesemente sbagliate, solo perché non riesci a fidarti del tuo intuito. Seguirai le opinioni di chiunque, anche di chi non è per niente come te e finirai a fare una vita che non ti somiglia. Purtroppo sei un ragazzo ostinato e in quella vita ci resterai per un bel po’.
Soffrirai, ti chiederai costantemente se è davvero tutto lì, passerai notti in bianco e cercherai consolazione ovunque, compreso il fondo della bottiglia.

Devo essere onesto, non saranno solo lacrime; ci saranno giorni felici, esperienze da pazzi, amici, amori e tanta tanta musica. Ti aggrapperai a tutto questo e ti salverai.
Adesso sei lì che sogni di salire su un palco e, sempre con immenso piacere, ti anticipo che i palchi saranno tanti.
Purtroppo non siamo ancora diventati quella rockstar che sognavamo ma, nel nostro piccolo, qualche soddisfazione ce la saremo tolta… e qui ti faccio una confessione, a costo di sembrare ridicolo: non è che questo sogno l’abbia proprio abbandonato 🙂

Però c’è da dire che non potrai più contare sulla tua lunga chioma.
Ok, non mi mandare subito al diavolo; li ho dovuti tagliare! Erano crespi e con l’umidità sembravamo una pecora, vatti a rivedere le foto! Poi l’età certo non aiuta… comunque tranquillo, esteticamente ci difendiamo ancora bene (o almeno così dice la zia).

Ci saranno giorni gloriosi e altisonanti, ma quelli bui e dolorosi saranno anche di più. La vita ti metterà alla prova attraverso molti ostacoli e sarà difficile rimanere in piedi… cadrai, infatti.
Ti troverai perso e solo, sul fondo di una disperazione che ci siamo trascinati dall’infanzia. Sarai con le spalle al muro e non potrai più rimandare le cose importanti. Scapperai finalmente da un posto che non amavi e andrai a sudarti la consapevolezza in capo al mondo (letteralmente).

Ci saranno tanti luoghi, tanta strada, tanti incontri, tanta vita e una nuova luce.
Saranno tempi di partenze e di ritorni, di perdite e di ritrovamenti. Custodirai tutto in posti preziosi come le pagine dei libri. Avrai un messaggio e qualcosa che somiglia a uno scopo nella vita; sarà allora che ti sentirai nato per una seconda volta e tutto ciò che sarà successo prima di allora perderà il suo peso.

Ci sono un mucchio di consigli che vorrei darti per farti evitare delle cazzate colossali che pagheremo care.
Ti direi di curarti quella gastrite o almeno di non berci sopra, ti direi di iscriverti a un corso di meditazione e a uno di musica, ti consiglierei di non pensare al futuro e di dare più valore al presente, ti direi di andartene per boschi almeno una volta ogni tanto e ti obbligherei a partire per un viaggio in solitaria. Ti direi che non vale la pena di dannarsi per piacere a quella ragazza mentre con altre avresti certamente dovuto evitare di essere così bastardo. Ti avvertirei prima di quell’incidente in macchina e prima che rovini il muro della camera con le candele che hai acceso per fare colpo. Ti direi di non buttare i preservativi nel cesso… non hai idea della figura che ci abbiamo fatto davanti alla ditta di spurghi e con la mamma…

Eh sì, questo te lo devo proprio dire: trattala bene quella donna, ringraziala spesso e abbracciala tutte le volte che puoi.

Credo di avere ancora una tonnellata di consigli da darti, ma so che non li ascolterai… e forse è un bene.
Forse tutto quello sbandare era davvero necessario per trovare la strada… o perlomeno questo è il mio augurio. E poi dai, non voglio rovinarti la sorpresa!

A proposito, tanti auguri vecchio mio; goditela sempre questa pazza vita!

 

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